Ernia Iatale
Ā malattia da reflusso gastroesofageo
Il dottor Roberto Verzaro opera i pazienti affetti da ernia iatale e malattia da reflusso gastroesofageo con tecnica laparoscopica.
Due patologie distinte
Lāernia iatale e la malattia da reflusso gastroesofageo sono due malattie spesso associate anche se sono due entitĆ nosologiche ben distinte. Si puĆ² subito affermare che il reflusso esofageo puĆ² essere presente anche in assenza di unāernia iatale e che, non tutti i pazienti affetti da ernia iatale accusano sintomi da malattia da reflusso gastroesofageo. Ma vediamo piĆ¹ in dettaglio in cosa consistono queste due patologie.
Lāernia iatale ĆØ una malattia molto frequente ed ĆØ presente in circa il 10% della popolazione adulta. Questa patologia si riscontra piĆ¹ frequentemente nelle donne e intorno ai 50 anni.
Circa il 5 % della popolazione affetta da ernia iatale accusa sintomi dovuti al persistente reflusso gastroesofageo ovverosia al passaggio di contenuto gastrico (spesso acido) dallo stomaco allāesofago. In condizioni normali il contenuto acido dello stomaco non refluisce (se non saltuariamente in esofago).
Lāernia iatale ĆØ un difetto dello āhiatusā diaframmatico ovverosia di quellāanello nel diaframma che permette il passaggio dellāesofago dal torace in addome. In condizioni normali lāesofago distale (la porzione terminale di questo viscere) ĆØ tenuto fisso in addome dalla membrana freno-esofagea, una fusione di fasce addominali e toraciche a livello dello iato esofageo. Un difetto anatomico di questa membrana consente lo scivolamento dellāesofago distale e dello stomaco in torace.
Tipi di ernia iatale
Ernia iatale di tipo I
Detta anche āernia iatale da scivolamentoā. La membrana frenoesofagea ĆØ intatta ma lassa (molto debole cioĆØ) e consente il passaggio (o meglio lāāerniazioneā) della porzione terminale dellāesofago e parte dello stomaco, in torace. Questo tipo di ernia ĆØ il piĆ¹ comune e spesso ĆØ asintomatica. Il paziente lo scopre in corso di un esame endoscopico (esofagogastroscopia) o in corso di esame radiologico svolto per altri motivi (TAC per esempio).
Ernia iatale di tipo II
Detta anche āernia iatale paraesofageaā: In questo tipo di ernia vi ĆØ un difetto focale della membrana paraesofagea, spesso anteriormente o lateralmente alla porzione di esofago in addome. Lāesofago rimane ancorato in addome ma una porzione di stomaco (di solito la grande curvatura) ruota posizionandosi nella porzione inferiore del torace. In casi avanzati, gran parte dello stomaco puĆ² erniare in torace.
Ernia iatale di tipo III o tipo misto
Ernia iatale di tipo IV
I sintomi dell’ernia iatale
Le conseguenze della presenza di esofago o di una porzione di stomaco in torace sono importanti e si riflettono sulla tenuta dello sfintere esofageo inferiore, ovverosia su quel complesso apparato biomeccanico che permette una chiusura āermeticaā dello stomaco e impedisce al materiale gastrico (acido) di risalire, refluire cioĆØ in esofago.
In condizioni normali, infatti, lo sfintere esofageo inferiore, che ĆØ costituito da un muscolo circolare ma anche e soprattutto da un complesso meccanismo di forze biologiche e meccaniche, che impedisce al contenuto gastrico (acido quasi sempre) di refluire in esofago. Nellāernia iatale il meccanismo che permette allo sfintere esofageo inferiore di agire e impedire il reflusso non funziona piĆ¹ e il paziente puĆ² sperimentare i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo.
Questi sintomi sono:
- Reflusso gastroesofageo o vera e propria malattia da reflusso (vedi piĆ¹ avanti)
- Dolori post prandiali come sensazione di gonfiore o enorme distensione addominale
- Tachicardia dopo i pasti (dovuta alla compressione dello stomaco disteso sul cuore nel torace).
- Mancanza di respiro dopo pasti specie se abbondanti (sempre dovuti alla distensione dello stomaco in torace).
Diagnosi dell’ernia iatale
La diagnosi di ernia iatale ĆØ clinica, radiologica e strumentale:
- Visita medica specialistica (chirurgo o gastroenterologo)
- RX torace con esofagogramma
- TAC Addome e torace
- Manometria esofagea
Terapia
La terapia dellāernia iatale ĆØ un trattamento chirurgico e consiste nella chiusura del difetto erniario āplastica iataleā e della fundoplicatio esofagea che si esegue per via laparoscopica.
La malattia da reflusso gastroesofageo
Nella Malattia da Reflusso Gastro-Esofageo (MRGE) vi ĆØ invece una anormale e prolungata esposizione del contenuto acido dello stomaco sulla mucosa dellāesofago distale (la porzione terminale del viscere che ĆØ ancorata in addome in condizioni normali). Nel 60% della popolazione affetta da tale patologia ĆØ presente un difetto dello sfintere esofageo inferiore, definito spesso con lāacronimo inglese (LES: Lower Esophageal Sphincer). Il corretto funzionamento del LES, come abbiamo visto prima, impedisce il reflusso e dipende da molteplici fattori biologici e meccanici e tra questi un ruolo importante ĆØ quello della corretta posizione dellāesofago terminale al di sotto del diaframma in addome. Quando il LES non funziona di verifica la malattia da reflusso. Altre cause sono responsabili dello sviluppo di reflusso gastroesofageo patologico. Tra questi giocano un ruolo importante un rallentato svuotamento dello stomaco o una ridotta āclearanceā esofagea ovverosia una motilitĆ ridotta dellāesofago.
I sintomi della malattia da reflusso
- Bruciore retrosternale alleviato dallāassunzione di antiacidi e aggravato da posture particolari (tipico aumento dei sintomi quando il paziente si āallaccia le scarpeā).
- Vomito
- Digestione lenta
- Disfagia
- Sintomi atipici ma da non trascurare sono: laringite, modifiche della voce, disfonia, disturbi respiratori del tratto alto.
La diagnosi della malattia da reflusso
Ā La diagnosi si esegue con:
- Visita medica specialistica
- Visita otorino (spesso il paziente si rivolge ad un otorino per una laringite o per un disturbo della voce (di solito abbassamento).
- Radiografia
- EGDS
- pH metria
- Manometria digitale ad alta risoluzione.
Terapia della malattia da reflusso
La terapia della malattia da reflusso gastroesofageo ĆØ inizialmente medica: modifiche dietetiche e di stile di vita come per esempio pasti leggeri la sera. Poi da considerare lāuso di antiacidi e di inibitori di pompa protonica (omeprazolo fra tutti) ma attenzione (!) perchĆ© spesso un sollievo dei sintomi non significa una risoluzione della malattia specie dellāesofagite che spesso si associa a questa malattia.
La complicanza piĆ¹ temibile della malattia da reflusso gastroesofageo e spesso non diagnosticata ĆØ lāesofago di Barrett. Lāesofago di Barrett ĆØ una trasformazione metaplastica della mucosa dellāesofago distale che segue ad unāesposizione cronica di contenuto acido proveniente dallo stomaco. Istologicamente si verifica un cambiamento delle cellule che rivestono la porzione terminale dellāesofago: la metaplasia intestinale. Lāimportanza di questa esofagite ĆØ che costituisce una lesione precancerosa. Se non trattata (endoscopicamente o chirurgicamente) questa lesione (esofago di Barrett) puĆ² andare incontro a displasia di altro grado e cancro dellāesofago.Ā
Da qui lāimportanza di una diagnosi precoce di questa complicanza, di una stretta sorveglianza clinica e di un trattamento chirurgico se indicato, che rimuove la causa della malattia da reflusso gastroesofageo. Trattare chirurgicamente l’esofago di Barrett puĆ² voler dire prevenire il cancro dell’esofago.
Uno dei cardini della terapia da malattia da reflusso gastroesofageo ĆØ infatti la chirurgia.
Lāintervento chirurgico ĆØ rivolto a prevenire il difetto che causa il reflusso mediante plastica del difetto iatale e plastica del fondo dello stomaco volta a ricreare un meccanismo di chiusura dello stomaco, che āimitaā il funzionamento del LES per impedire il reflusso in esofago. Si esegue la cosiddetta fundoplicatio gastrica, o fundoplicatio secondo Nissen.
Questo intervento si esegue per via laparoscopica e il paziente risolve con uno o due giorni di degenza massimo. Lāintervento permette al chirurgo di costruire una āsorta di valvolaā intorno allāesofago addominale utilizzando il fondo dello stomaco opportunatamente mobilizzato.
La ripresa delle attivitĆ fisiche e lavorative ĆØ rapida e la risoluzione dei sintomi ĆØ immediata. Cosa ancora piĆ¹ importante si previene lo sviluppo della temibile complicanza dellāesofagite e dellāesofago di Barrett.
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Le indicazioni e gli argomenti trattati in queste pagine non intendono sostituire in alcun modo una visita medica specialistica o il proprio medico di fiducia. Hanno il solo scopo di informare il paziente sulle attivitĆ del dottor Verzaro Roberto e sulle patologie benigne e maligne trattate dal dottor Verzaro. Pur augurandoci che possano aiutare il lettore a districarsi nella immensa mole di dati presenti in rete sulle varie patologie, in nessun modo vanno intese come sostitutive di una visita medica o di accertamenti diagnostici volti a chiarire un percorso diagnostico e terapeutico corretto. Il lettore ĆØ invitato a consultare il proprio medico di fiducia o uno specialista, per trovare soluzioni alla patologia di cui ĆØ eventualmente affetto.