Carcinomatosi peritoneale

 

Il dottor Roberto Verzaro opera i pazienti affetti da carcinomatosi peritoneale.

La lunga collaborazione con i chirurghi dellā€™UniversitĆ  di Pittsburgh, negli anni trascorsi allā€™IsMeTT di Palermo e a Pittsburgh, in particolare con il dottor Bartlett, hanno permesso al dottor Verzaro di sviluppare una notevole esperienza nel campo della chirurgia dei tumori del peritoneo. Lā€™universitĆ  di Pittsburgh ĆØ leader mondiale nella terapia dei tumori addominali compresi i tumori del peritoneo.

Cosa e quali sono i Tumori del Peritoneo

I tumori del peritoneo sono un gruppo di patologie giudicate fino a pochi anni orsono inoperabili. Questo perchĆ© la diffusione del tumore allā€™interno di questā€™organo che ĆØ il peritoneo (una membrana che riveste tutti gli organi contenuti in addome) ĆØ vastissima (vedi foto) e distribuita in maniera pressochĆ© uniforme. Il chirurgo al momento dellā€™apertura dellā€™addome si trova di fronte ad un quadro di malattia non resecabile con intenti di radicalitĆ . Cā€™ĆØ da aggiungere poi che molto spesso il tumore del peritoneo ĆØ unā€™estensione di una malattia neoplastica giĆ  presente in un altro organo (esempio classico: cancro dellā€™ovaio) e quindi da considerare come una malattia metastatica. Di fronte ad un tale quadro i chirurghi erano pertanto disarmati. Non aveva senso rimuovere anche fino al 90% del tumore presente nel peritoneo e lasciare magari un quantitativo pur minimo di cellule neoplastiche data la rapida e spesso, anche piĆ¹ aggressiva crescita ed espansione delle cellule tumorali residue.

Recentemente, con il supporto di evidenti dati emersi in letteratura scientifica, il chirurgo oncologo ha modificato la sua strategia di fronte a tale patologia. Rimuove il peritoneo nella gran parte della sua estensione, rimuove tutte le masse tumorali presenti allā€™interno della cavitĆ  addominale, rimuove gli organi addominali non indispensabili (esempio: alcune anse intestinali, lo stomaco, la milza) ottenendo cosƬ una significativa ā€œcitoriduzioneā€ del tumore (riduzione del quantitativo di cellule tumorali) ed affida il compito di distruggere cellule tumorali residue (sia microscopiche, quindi invisibili, sia visibili ma non resecabili per dimensioni e quantitĆ ) ad un farmaco antitumorale (mitomicina C o cis-platino per esempio) che viene fatto circolare in addome per un periodo di tempo sufficiente (tra i 90 e i 120 minuti) veicolato con un liquido riscaldato a 42- 43 Ā°C. Lā€™ipertermia ed il farmaco tumorale agiscono in sinergia per uccidere le cellule neoplastiche residue. La tecnica si riconosce con lā€™acronimo HIPEC dallā€™inglese Hyperthermic Intra-Peritoneal Chemotherapy. La HIPEC assicura ottimi risultati per i tumori primitivi del peritoneo, incurabili prima dellā€™introduzione clinica di questa metodica, buoni risultati per i tumori metastatici dellā€™ovaio e in altre forme di cancro (colon o appendice per esempio) sembra poter garantire un risultato palliativo non trascurabile.

Tumori che causano la carcinomatosi peritoneale

I tumori spesso associati a carcinomatosi peritoneale sono:

  • I tumori primitivi del peritoneo (pseudomixoma peritonei)
  • Il cancro dellā€™appendice
  • I tumori dellā€™ovaio
  • I tumori del colon

I tumori primitivi del peritoneo (pseudomixoma peritonei) sono piĆ¹ frequenti nella donna.

Sintomi della carcinomatosi peritoneale

I sintomi della carcinomatosi peritoneale sono molto variabili e dipendono dallā€™estensione della malattia e dal tumore primitivo. Di solito i pazienti sono giĆ  seguiti per un tumore in un altro organo e quindi i sintomi vengono diagnosticati precocemente, e consistono in gonfiore e distensione addominale, ascite, dolori e sintomi da sub-occlusione intestinale.

In caso di tumori primitivi, lā€™insorgenza puĆ² essere piĆ¹ subdola e inizialmente puĆ² essere rappresentata da diarrea, dolori addominali vaghi, distensione addominale, inappetenza e cosƬ via. Con il progredire della malattia, lā€™ascite si manifesta in tutta la sua gravitĆ  e il paziente ricorre alle cure mediche.

Diagnosi della carcinomatosi peritoneale

La TAC dellā€™addome ĆØ senzā€™altro il metodo piĆ¹ utile per la diagnosi di carcinomatosi peritoneale anche se a volte, lā€™estensione della malattia puĆ² essere sottovalutata allā€™esame TAC.

Esiste un indice (Indice di carcinomatosi peritoneale, in inglese Peritoneal Carcinomatosis Index: PCI) che si associa alla gravitĆ  della malattia e alla possibilitĆ  di ottenere buoni risultati con il trattamento chirurgico associato a quello chemioterapico intraperitoneale. Si puĆ² calcolare con la lettura dellā€™esame TAC o, piĆ¹ accuratamente, in corso di laparoscopia o laparotomia esplorativa per il sospetto di carcinomatosi peritoneale.

Terapia della carcinomatosi peritoneale

Il trattamento chirurgico di peritonectomia, citoriduzione e HIPEC si associa a eventuali terapie oncologiche nel pre e post operatorio.

In questi pazienti solo un lavoro multidisciplinare, che comprende numerose figure tra le quali lā€™anestesista, il nutrizionista, lā€™oncologo, lo psicologo, lā€™infermiere professionale e altri ancora, possono consentire di raggiungere importanti traguardi nella cura e nel supporto del paziente affetto da carcinomatosi peritoneale.

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Per una visita urgente o per una consulenza ĆØ possibile inviare un messaggio di posta elettronica (con la dicitura urgente o consulenza) all'indirizzo: roberto@verzaro.com.

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Trattamento dei dati

Le indicazioni e gli argomenti trattati in queste pagine non intendono sostituire in alcun modo una visita medica specialistica o il proprio medico di fiducia. Hanno il solo scopo di informare il paziente sulle attivitĆ  del dottor Verzaro Roberto e sulle patologie benigne e maligne trattate dal dottor Verzaro. Pur augurandoci che possano aiutare il lettore a districarsi nella immensa mole di dati presenti in rete sulle varie patologie, in nessun modo vanno intese come sostitutive di una visita medica o di accertamenti diagnostici volti a chiarire un percorso diagnostico e terapeutico corretto. Il lettore ĆØ invitato a consultare il proprio medico di fiducia o uno specialista, per trovare soluzioni alla patologia di cui ĆØ eventualmente affetto.

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