La terapia dei tumori del colon è, nella maggior parte dei casi, di tipo chirurgico.
Sempre più spesso, specie per i tumori del retto, viene proposto un trattamento chemioterapico neoadiuvante prima dell’intervento chirurgico.
Questo approccio migliora la sopravvivenza e riduce le recidive locali.
La chirurgia dei tumori al colon può essere eseguita con tecniche mininvasive come la laparoscopia o la robotica, offrendo notevoli vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale.
Chirurgia tradizionale vs chirurgia mininvasiva
La chirurgia tradizionale, o laparotomica, prevede un accesso alla cavità addominale attraverso un taglio di circa 15-20 cm sull’addome del paziente.
In contrasto, la chirurgia mininvasiva permette al chirurgo di operare mediante tre o quattro piccole incisioni di 1 cm o mezzo centimetro.
Un’ottica introdotta nell’addome attraverso un trocar guida gli strumenti che sono introdotti in addome, sempre attraverso piccole incisioni, riducendo il trauma chirurgico.
Vantaggi iniziali della chirurgia mininvasiva
I primi vantaggi osservati con la chirurgia mininvasiva includevano una ripresa post-operatoria più rapida, minor dolore e un risultato estetico eccellente.
Con il miglioramento delle tecniche mininvasive, si sono evidenziati ulteriori vantaggi significativi.
Le infezioni della ferita sono quasi del tutto assenti e la percentuale di laparoceli, o ernie della ferita chirurgica, è molto bassa.
Inoltre, le perdite ematiche intraoperatorie sono ridotte, permettendo un minor indebolimento delle difese immunitarie del paziente oncologico.
Visibilità intraoperatoria e precisione della chirurgia mininvasiva
La chirurgia mininvasiva offre al chirurgo una visibilità intraoperatoria migliore, rendendo la rimozione dei linfonodi più precisa.
Se la chirurgia laparoscopica è associata alla fluorescenza, le immagini sono ancora più definite, permettendo al chirurgo di visualizzare dettagli invisibili a occhio nudo.
Questi vantaggi si traducono in una maggiore radicalità oncologica, minori infezioni post-operatorie e possibilità di iniziare la chemioterapia più rapidamente.
Limitazioni della chirurgia mininvasiva per tumori al colon
Nonostante i numerosi vantaggi, non tutti gli ospedali adottano la chirurgia mininvasiva per i tumori del colon.
Questo è spesso dovuto alla mancanza di training specifico dei chirurghi.
Attualmente, solo nel 35-40% dei casi la tecnica laparoscopica viene adottata e portata a termine, con numerosi casi di conversione alla tecnica laparotomica tradizionale.
Raccomandazioni per i pazienti
La chirurgia mininvasiva, sia laparoscopica che robotica, è altamente raccomandata per i numerosi vantaggi che offre nella cura dei tumori del colon e del retto.
È essenziale affidarsi a professionisti con esperienza specifica in queste tecniche.
Un recente studio scientifico ha dimostrato che il training del chirurgo è un fattore determinante nella scelta di eseguire un intervento per via laparoscopica o laparotomica tradizionale.
Un chirurgo con un training specifico nella chirurgia mininvasiva esegue l’intervento con maggiore facilità ed efficacia.
Vantaggi pratici per il paziente
Oltre ai vantaggi oncologici, la chirurgia laparoscopica offre altri benefici percepibili dal paziente.
La preparazione intestinale, prima dell’intervento, non è più necessaria. La degenza è ridotta a soli 4-5 giorni, il dolore post-operatorio è minore e il paziente può iniziare ad alimentarsi leggermente già dalla seconda giornata post-operatoria, riprendendo un’alimentazione normale in terza o quarta giornata.
Il paziente può bere acqua e tisane già dalla prima giornata post-operatoria e fare la doccia dalla seconda giornata.
L’uso di drenaggi è evitato e il paziente può alzarsi dal letto e camminare già dalla mattina successiva all’intervento. L’uso di antibiotici è limitato e non è necessario utilizzare sondini nasogastrici o cateteri vescicali.
Trattamento mininvasivo dei tumori al colon: conclusioni
La chirurgia mininvasiva permette una rapida ripresa delle attività fisiologiche del paziente, garantendo una guarigione rapida e un maggiore benessere psicofisico. La chirurgia mininvasiva consente inoltre dei risultati oncologici ottimali.
Questo consente al paziente di affrontare eventuali cure successive con maggiore serenità.