Il cancro al colon rappresenta una delle sfide più significative nel campo della medicina moderna, con un numero crescente di diagnosi ogni anno.

La chiave per un trattamento efficace è la diagnosi precoce, che può migliorare notevolmente le probabilità di successo terapeutico.

Tra le tecnologie emergenti, la laparoscopia si distingue come una procedura minimamente invasiva, offrendo ai pazienti una maggiore efficacia nel trattamento ed una rapida ripresa nel periodo post operatoria con possibilità di iniziare un’eventuale chemioterapia più rapidamente.

Questo articolo discute alcuni concetti sui tumori del colon e la chirurgica laparoscopica impiegata per il trattamento di queste neoplasie, fornendo informazioni vitali ai pazienti e ai loro cari.

Cos’è il Cancro al Colon?

Il cancro del colon è una crescita incontrollata di cellule a partenza dalla mucosa che riveste la parete interna del tratto dell’apparato digerente chiamato colon o intestino crasso o grosso intestino, distinto dall’intestino tenue o piccolo infestino che rappresenta invece la prima porzione dell’apparato digerente.

I fattori di rischio includono età avanzata, storia familiare di cancro al colon, una dieta ricca di carni rosse e grassi e uno stile di vita sedentario. Nella totalità dei casi il cancro del colon è preceduto da un polipo inizialmente benigno, che via via assume le caratteristiche di neoplasia maligna.

Sintomi quali cambiamenti nelle abitudini intestinali, sangue nelle feci e perdita di peso inspiegabile meritano una consultazione immediata con uno specialista (chirurgo, endoscopista o gastroenterologo).

Introduzione alla Laparoscopia

La laparoscopia è una tecnica chirurgica minimamente invasiva.

Consente ai chirurghi di accedere all’interno dell’addome con strumenti sottili e una telecamera, riducendo la necessità di grandi incisioni.

Questa metodologia offre vantaggi significativi, tra cui minor dolore post-operatorio, tempi di recupero più rapidi e riduzione dei rischi associati alle procedure chirurgiche tradizionali.

La terapia dei tumori del colon.

Nella maggior parte dei casi, appena posta la diagnosi di cancro del colon, il paziente deve eseguire una serie di accertamenti (come TAC Addome e torace) per eseguire una corretta “stadiazione” della malattia. La terapia è sempre chirurgica ma in alcuni casi è necessario eseguire una chemioterapia prima dell’intervento (chemioterapia “neoadiuvante”), seguita poi da una chemioterapia post operatoria (adiuvante).

La terapia chirurgica da preferire è sempre quella mininvasiva (laparoscopica o robotica). Solo in rari casi la laparoscopica non può essere eseguita e si deve ricorrere alla chirurgia tradizionale (laparotomica).

La tecnica laparoscopica/robotica

L’intervento chirurgico eseguito con tecnica laparoscopica semplice o laparoscopica robotica, entrambe tecniche mininvasive) consiste nella rimozione del tratto di colon affetto dalla neoplasia, unitamente ai linfonodi che drenano le cellule tumorali di quel particolare tratto di intestino. La radicalità oncologica è fondamentale per assicurare la migliore sopravvivenza e, in alcuni casi, evitare la necessità di eseguire chemioterapia post operatoria.

Le tecniche mininvasive (laparoscopica o robotica) consentono una linfadenectomia (asportazione dei linfonodi potenzialmente carichi di cellule metastatiche) molto più accurata della tecnica open tradizionale.

Questo per la migliore visione ottenuta con il laparoscopio o con la visione tridimensionale robotica, la possibilità di utilizzare la visione a infrarossi (chirurgia guidata dalla fluorescenza) e per una maggiore accuratezza dell’atto chirurgico, specie con la chirurgia robotica. Inoltre i tempi di recupero sono molto più rapidi e la possibilità di infezione della ferita ridotta al minimo. Tutto questo fa si che il paziente possa iniziare eventuali trattamenti aggiuntivi senza perdita di tempo prezioso.

Nell’immediato periodo preoperatorio non si esegue più la “preparazione” intestinale, ovverosia la somministrazione di purghe per la pulizia dell’intestino. Si è visto infatti che la preparazione intestinale non solo è inutile ma può essere anche dannosa.

Una volta in sala operatoria, il paziente viene posizionato in modo da ottimizzare l’accesso al colon da parte del chirurgo.

La procedura inizia con l’insufflazione dell’addome con anidride carbonica, un passaggio chiave che offre al chirurgo lo spazio necessario per operare con precisione.

L’insufflazione dell’addome avviene sia per la tecnica laparoscopica pura che per la tecnica robotica che, altro non è, che una tecnica laparoscopica eseguita con l’ausilio del robot.

Successivamente, vengono praticate piccole incisioni attraverso le quali vengono inseriti i trocar, strumenti cilindrici che fungono da porte d’accesso per gli strumenti chirurgici e la telecamera laparoscopica.

Attraverso queste incisioni, il chirurgo introduce la telecamera laparoscopica, che trasmette immagini ad alta definizione su monitor in sala operatoria, permettendo al team chirurgico di visualizzare in dettaglio l’area affetta da tumore.

Gli strumenti laparoscopici, guidati dalle immagini sul monitor, vengono utilizzati per sezionare e rimuovere il tessuto tumorale, assicurandosi di mantenere margini di resezione adeguati per ridurre il rischio di recidive.

Al termine della rimozione del colon con i linfonodi che drenano il tumore, il chirurgo ricollega le estremità sane dell’intestino (anastomosi). Questo momento è un tempo chirurgico delicato e la tecnica mininvasiva consente una perfetta esecuzione dell’anastomosi intestinale.

L’anastomosi di fatto permette la canalizzazione fisiologica dell’intestino, ricostruendo la continuità intestinale

In alcuni casi, sempre più rari per fortuna, può essere necessaria una colostomia temporanea o permanente, a seconda dell’estensione della malattia e della posizione del tumore.

Vantaggi della Laparoscopia per i Tumori del Colon

I vantaggi della laparoscopia includono come già accennato, una maggiore precisione dell’atto chirurgico e quindi una migliore radicalità oncologica, una minore permanenza ospedaliera, riduzione del rischio di infezioni, ridotta possibilità di ernie post operatorie (laparoceli), minor dolore e cicatrici più piccole.

Questi benefici contribuiscono a una migliore qualità della vita post-operatoria, permettendo ai pazienti di ritornare alle loro attività quotidiane in tempi brevi, ma soprattutto consento di iniziare precocemente eventuali terapie aggiuntive necessarie.

Possibili Complicazioni e Gestione del Rischio

Come per ogni procedura chirurgica, la laparoscopia comporta dei rischi, sebbene siano minori rispetto alle tecniche tradizionali (laparotomiche).

Le complicazioni possono includere infezioni, sanguinamenti o danni agli organi vicini.

La selezione attenta dei pazienti e l’esperienza del team chirurgico sono fondamentali per minimizzare questi rischi.

Il Futuro della Laparoscopia nel Trattamento del Cancro al Colon

La ricerca continua a espandere le possibilità della laparoscopia e della chirurgia robotica, con lo sviluppo di nuove tecniche e strumenti che promettono di migliorare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza della procedura. Un grosso passo avanti è stato realizzato con la fluorescenza che consente di guidare il chirurgo con immagine modificate e permette interventi chirurgici precisi.

L’innovazione tecnologica gioca un ruolo importante nell’affrontare il cancro al colon, offrendo nuove speranze per trattamenti meno invasivi e più efficaci.

La laparoscopia dei tumori del colon rappresenta una svolta nella lotta contro il cancro, offrendo ai pazienti un’opzione di trattamento meno invasiva e con numerosi vantaggi.

È essenziale che i pazienti si informino e discutano con i loro medici le migliori strategie di trattamento basate sulle loro condizioni specifiche.

Con l’avanzare della tecnologia e la continua ricerca, il futuro del trattamento del cancro al colon appare sempre più luminoso, portando speranza a migliaia di pazienti in tutto il mondo.

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