Chirurgia del Colon senza il “Sacchetto”
Subito una buona notizia: evitare il sacchetto dopo un intervento chirurgico al colon o al retto è possibile. La colostomia o ileostomia, ovvero il sacchetto che raccoglie le feci del paziente, è sempre meno comune.
In passato, una delle complicanze più temute dopo gli interventi all’intestino era la deiscenza dell’anastomosi, spesso chiamata impropriamente “fistola anastomotica”.
Una delle soluzioni per prevenire le complicanze della deiscenza anastomotica era la creazione di una colostomia, ovvero il sacchetto.
Deiscenza Anastomotica: Cosa Significa?
Per comprendere meglio, possiamo paragonare l’intestino a un tubo. In caso di malattia tumorale o diverticolite, il chirurgo deve rimuovere il tratto di tubo malato e collegare i due capi residui tramite un’anastomosi.
Tuttavia, nel 7-14% dei casi, questo collegamento può aprirsi, causando la fuoriuscita di feci nel peritoneo e portando a gravi conseguenze come la peritonite.
La deviazione delle feci verso un sacchetto permette all’anastomosi di guarire anche in caso di deiscenza, rendendo possibile la successiva rimozione del sacchetto e la ricostruzione dell’intestino.
Evoluzione della Chirurgia del Colon-Retto
Nel caso di tumori del retto basso, la chirurgia era talmente invasiva da richiedere spesso la rimozione dello sfintere anale, con conseguente perdita della continenza fecale e necessità di una colostomia definitiva.
Oggi, grazie ai progressi nelle tecniche chirurgiche e anestesiologiche, l’utilizzo della chirurgia mininvasiva e della chirurgia robotica, e il miglioramento delle terapie oncologiche, la deiscenza dell’anastomosi è un evento meno frequente.
Il chirurgo può quindi rimuovere il tratto intestinale affetto da tumore e collegare i due capi senza temere la complicanza anastomotica con le stesse percentuali del passato.
Chirurgia con Risparmio degli Sfinteri
Nel caso dei tumori del retto, la chemio-radioterapia neoadiuvante, eseguita prima dell’intervento, riduce il volume del tumore permettendo al chirurgo di risparmiare gli sfinteri e conservare la continenza del paziente.
Questo approccio è noto come “chirurgia con risparmio degli sfinteri” o “Sphincter Sparing Surgery”.
L’Importanza dell’Esperienza del Team Chirurgico
Evitare il sacchetto richiede che il team medico sia esperto in chirurgia colorettale e, in particolare, in tecniche mininvasive (laparoscopiche o robotiche).
È essenziale che il team sia composto anche da anestesisti, infermieri, oncologi medici e radiologi con esperienza nel trattamento dei tumori del colon.
Anche per la chirurgia dei diverticoli, che viene eseguita ormai solo in caso di diverticolite complicata (come stenosi o perforazioni), l’esperienza del chirurgo è fondamentale.
Eseguire l’anastomosi in un campo operatorio infiammato o infetto è un compito da riservare solo a chirurghi altamente esperti.
Vantaggi per il Paziente
Evitare il sacchetto senza compromettere l’efficacia della cura offre enormi vantaggi al paziente, come una ripresa sociale più agevole e una migliore qualità di vita.
È compito del paziente e del chirurgo collaborare per evitare la colostomia, sia essa temporanea o definitiva.
Affidarsi a professionisti con grande esperienza nel campo della chirurgia colorettale è fondamentale.
I pazienti affetti da patologie tumorali colorettali o da diverticolite devono informarsi sulle reali possibilità di evitare il sacchetto prima di affidarsi a un team medico per il trattamento.
Evitare la Colostomia: in Conclusione
Grazie ai progressi tecnologici e all’esperienza medica, la colostomia definitiva è diventata una soluzione sempre meno necessaria.
La collaborazione tra il paziente e un team medico esperto è cruciale per garantire i migliori risultati possibili nella chirurgia del colon e del retto, migliorando significativamente la qualità della vita del paziente.